Ottime novità in campo scientifico per quanto riguarda la cannabis e la sua capacità di curare la fibromialgia. Grazie all’alto grado farmaceutico con un alto contenuto di tetraidrocannabinolo (THC). È stato scoperto che è molto efficace nel trattamento del dolore muscolo-scheletrico generato dalla fibromialgia.
Cannabis e fibromialgia: la cura innovativa terapeutica grazie al THC
È un lavoro effettuato in quattro diverse occasioni su 20 pazienti con questa patologia, i risultati mostrano che la cannabis ha dato un aumento significativo della soglia del dolore. Gli autori hanno scritto che questo «studio sperimentale mostra il comportamento complesso dei cannabinoidi inalati nei pazienti con dolore cronico con piccole risposte analgesiche dopo una singola inalazione».
Tjalling Erkelens, fondatore e CEO di Bedrocan, è particolarmente soddisfatto e ha affermato che: «I pazienti hanno sperimentato un dolore significativamente inferiore rispetto al placebo ed è un risultato molto importante per coloro che soffrono di fibromialgia. Ora abbiamo le prove cliniche che i medici stanno chiedendo quando prescrivono i nostri prodotti e che le compagnie di assicurazione sanitaria vogliono avere per legittimare il rimborso».
In Italia, la fibromialgia, nonostante colpisca due milioni di persone non è ancora una patologia riconosciuta. Nel febbraio 2018 l’Emilia Romagna è stata il primo ente pubblico a creare un ampio documento per la diagnosi e il trattamento della patologia, sostenendo che: «Verso il futuro lo sguardo che il gruppo di lavoro vuole proporre con il documento è rivolto a promuovere e incentivare la ricerca, in particolare sui cannabinoidi e sulle interazioni con l’alimentazione. L’unico modo concreto per rispondere adeguatamente ai bisogni dei pazienti, contrastando l’estrema proliferazione di fantomatiche cure che danneggiano la salute e il portafoglio delle persone con fibromialgia».