È passato ormai un anno dalla legalizzazione della cannabis terapeutica nel Regno Unito, ma le prescrizioni sono davvero molto basse. Ad ora infatti, solo 12 persone ne hanno accesso tramite il servizio sanitario nazionale.
La ragione della scarsa implementazione della normativa è che non c’è informazione e preparazione da parte dei medici. Ne consegue per questa ragione la riluttanza nella prescrizione della cannabis terapeutica. Secondo un medico inglese non è giusto che le persone che soffrono di gravi disturbi e che dovrebbero accedere a queste cure si debbano indebitare a causa delle prescrizioni dei privati, o siano costretti a rivolgersi al mercato nero.
Cannabis terapeutica: dal Regno Unito passi verso la sperimentazione
Per sbloccare questa situazione e riuscire a dare il diritto ai pazienti di consumare la cannabis a fini terapeutici si svolgerà la Twenty21. Si tratta di una vastissima ricerca che includerà 20 mila persone, atta a studiare gli effetti della marijuana su diverse patologie come: dolore cronico, disturbo da stress-post traumatico, epilessia, sclerosi multipla, sindrome di Tourette, ansia e abuso di sostanze. L’obiettivo dello studio è quello di dimostrare l’efficacia della cannabis su queste patologie riuscendo così a dare risposte ed informazione ai medici su questo tema.
La Twenty21 è organizzata dall’ente di ricerca Drug Science e gode dell’appoggio di istituzioni prestigiose come la British Pain Society e il Royal College of Psychiatrists. Inoltre, gli elevati costi per la realizzazione della ricerca saranno sovvenzionati sia da compagnie mediche associate che dalla stessa Drug Science. È stato proprio l’importanza del tema e l’esigenza della popolazione ad essere protetta dalla mala informazione a suscitare grande interesse e a prendere la decisione di svolgere una ricerca così vasta e dispendiosa.