Da quando il ministero dell’Agricoltura ha garantito la produzione, vendita e utilizzo
in campo alimentare della marijuana light, quest’ultima è divenuta protagonista
della mixology, delle infusioni, del tè e delle aromatizzazioni.
C’è chi ha creato una rivisitazione del Moscow Mule, in cui è stata utilizzata vodka
infusa alla canapa e come decorazione, fiori di marijuana light. C’è chi, invece ha
modificato il White Russian in chiave canapa e chi ha personalizzato il Punch.
è chiaro che in tutta la penisola italiana sempre più barman tentano di inserire nella
carta i cannabis cocktail con preparazioni tecniche differenti ma sicuramente
l’utilizzo della cannabis è stata la new entry più dirompente e la tendenza a usarla
nella preparazione di tè, aromatizzazioni e infusi sempre più frequente.
Il successo di questa tipologia di cocktail è dovuto anche al fatto che la cannabis
light, ovvero una percentuale di Thc (il principio psicotropo) inferiore allo 0,5% e una
quantità di cannabidiolo (CBD) tra il 5% e il 18% ha effetti rilassanti, antidolorifici,
combatte lo stress ed è antinfiammatorio.