La situazione negli Stati Uniti sulla legalizzazione della cannabis è leggermente complicata. Gli USA infatti, non hanno ancora riconosciuto la legalità della pianta, ma le cose pare stiano cambiando. Infatti, nonostante questo ogni stato può legiferare più o meno libertà anche se a livello federale è ancora illegale.
Gli Stati Uniti procedono spediti verso la legalizzazione della cannabis
Sembra semplice ma non lo è. Sono tante le banche americane che vietano gli accrediti – sui conti correnti – dei proventi che derivano dalla vendita di cannabis. In questo modo le banche rendono la vita impossibile ai commercianti dei paesi in cui è stata legalizzata. Ad esempio essi non possono depositare i loro risparmi, pagare utenze o rifornimenti con i bonifici e addirittura trovano difficoltà nel richiedere un prestito per la propria attività dato che questa tipologia di reddito non è riconosciuta.
Pare che questa situazione potrebbe esser giunta al termine: in questi giorni la Commissione Americana ha approvato il Safe Banking Act. Si tratta di una legge che riconosce (a livello federale) la vendita di cannabinoidi come attività imprenditoriale a tutti gli effetti. In questa maniera si permette dunque alle banche l’accettazione, nelle casse, di tutti gli incassi che derivano da questo business.
Inoltre, è stato deciso che le banche dovranno utilizzare i depositi di queste attività per finanziare le fasce più povere della società, investendo su: centri di accoglienza per aiutare i meno abbienti e i tossicodipendenti. La cannabis dunque potrà migliorare la vita di alcune persone generando anche un flusso monetario elevato, creando posti di lavoro. Il Safe Banking Act non ha ancora completato il suo percorso per diventare legge ma ci sono buone possibilità affinché lo diventi.