La Thailandia è diventata il primo paese del Sud-Est asiatico a legalizzare l’uso medico della cannabis. In atto un disegno di legge approvato dal Parlamento locale.
I legislatori hanno chiamato il provvedimento come “il regalo per l’anno nuovo” per i cittadini thailandesi che fino agli anni ’30 utilizzavano la cannabis come una medicina tradizionale, dopodichè è stata proibita. «Questo è il regalo di un anno dall’Assemblea legislativa nazionale al governo e al popolo thailandese», ha detto Somchai Sawangkarn, presidente dell’assemblea nazionale, dopo la sessione di voto.
Con 166 voti a favore e solo tre contrari, il Parlamento – nominato dalla giunta militare al potere dal 2014 – ha emendato la legge sui narcotici in vigore dal 1979, rendendone legale ogni aspetto. Produzione, importazione, esportazione, possesso e uso di marijuana a scopo medico.
Uso medico cannabis in Thailandia: manca poco alla legalizzazione
È successo dopo che è stata organizzata una sessione parlamentare extra per spingere le leggi da approvare prima delle vacanze di Capodanno. L’emendamento diventerà legge quando sarà pubblicato nella gazzetta del governo, come riporta “The Bangkok Post”.
I pazienti potranno trasportare quantità specifiche necessarie per scopi medici, se in possesso di una prescrizione o un certificato riconosciuto. Per quanto riguarda le licenze per la produzione e la vendita del prodotto saranno rigorosamente controllate. Il Sud-Est asiatico è noto per avere punizioni molto severe per accuse legate alla droga, e la cannabis non fa eccezione. All’inizio di quest’anno infatti, un uomo in Malesia è stato condannato a morte per aver venduto olio di cannabis.